Museo Diffuso

La mappa mostra le tre sedi espositive del Museo Diffuso Valle di Viù (i musei in rosso), i siti facenti parte del sistema (in blu scuro) e altri punti di interesse storico-artistico, che non sono parte del Museo Diffuso (in azzurro chiaro). Non è quindi garantito l’accesso a questi ultimi. Sono anche indicati alcuni sentieri (in viola).

Museo di Arte Sacra di Viù

La sede di Viù del Museo, ospitata nella vecchia sacrestia della Chiesa parrocchiale e nella Confraternita, espone opere pittoriche di carattere religioso e accessori liturgici.

Interno del Museo di Arte Sacra
Sala dedicata a Claudio Santacroce

Confraternita del Santissimo Nome di Gesù di Lemie

La Confraternita di Lemie appartiene al Complesso della Parrocchiale di San Michele Arcangelo. Grazie al restauro architettonico concluso nel 2018, questo spazio è diventato la terza sede espositiva del Museo Diffuso che ospita in estate mostre temporanee.

Chiesa Parrocchiale di Lemie
Vista di Chiesa, campanile e confraternita di Lemie
Interno della Confraternita
Interno della Confraternita allestita per l'esposizione temporanea "Il Soffio della Scultura" - 2018

Roccia dei Giochi, Ròch dij Gieugh

La Roccia dei Giochi è un grande masso situato nei boschi sopra la frazione Andriera di Usseglio. L’intera superficie orizzontale del masso presenta incisioni a forma di piedi, coppelle e canaletti, databili tra l’età del ferro e l’età romana. Queste erano probabilmente segni legati a riti votivi e di passaggio. Altre incisioni simili sono state rinvenute in Val Camonica (Lombardia) e nelle zone circostanti la Valle di Viù. Sulla roccia sono inoltre incise figure di guerrieri con copricapo (simili a sculture rinvenute in Francia Meridionale e databili tra il 650 e il 500 a. C.) e la scritta “IOVI“, una dedica al dio Giove. Il nome del masso “Ròch dij Gieugh” (o dij Gieu) significa roccia dei giochi, in riferimento all’interpretazione ludica del sistema di canaletti, ma potrebbe aver assunto il significato, in un lontano passato, di roccia di Giove. Ad epoca più recente risalgono alcune croci, scolpite al fine di cristianizzare il luogo di culto pagano.

Tra il 2015 e il 2016, il Museo ha condotto un progetto di studio e valorizzazione della roccia dei giochi, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino, il Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” (ora Museo delle Civiltà di Roma), le Università di Padova, Genova, Pisa e Cattolica di Milano e la Cooperativa Archeologica Le Orme dell’Uomo.

La Roccia dei Giochi è attualmente visitabile liberamente seguendo i sentieri segnalati.

Altri Luoghi di Interesse

Mulino Vulpòt
Usseglio - Mulino Vulpòt
Affresco nella cappella di San Giulio
Lemie - Cappella di San Giulio
Parco Rotondarte
Viù - Parco Rotondarte